Si è conclusa la seconda edizione di Scanner Orizzonti, il forum di Pharmacy Scanner che anche quest’anno ha chiamato a raccolta il mondo della farmacia organizzata. “Guest star” Davide Casaleggio, con un intervento sull’Intelligenza Artificiale
Si è svolta a Milano, a Palazzo Mezzanotte, sede di Borsa Italiana, la seconda edizione di Scanner Orizzonti, il forum di Pharmacy Scanner sulla filiera della farmacia organizzata. A fare gli onori di casa e a moderare la lunga serie di interventi, Alessandro Santoro, direttore di Pharmacy Scanner.
Dopo i saluti di apertura del Ceo di Homnya, Sergio Liberatore, che ha sottolineato l’importanza per il settore di momenti di confronto e di dibattito come Scanner Orizzonti, il primo intervento è stato “L’intelligenza artificiale nell’Ecommerce per la farmacia” di Davide Casaleggio (Casaleggio Associati). “Quello dell’e-commerce è un settore che galoppa, ha spiegato Casaleggio, l’unico che registra una crescita a doppia cifra ogni anno da 15 anni (con poche eccezioni: l’anno del Covid, a causa dello stop del turismo, e gli anni della crisi della Lehman Brothers, nei quali, però, è stata l’intera economia a rallentare)”. Secondo i dati di Ecommerce Italia by Casaleggio Associati, lo scorso anno la crescita generale dell’e-commerce è stata del 27% e la farmacia ha registrato un + 17% nelle vendite online. In questo scenario l’intelligenza artificiale avrà -e sta già avendo- un ruolo sempre più di primo, offrendo nuove opportunità alle farmacie per mantenere un vantaggio competitivo in un contesto in continua trasformazione.
Catene protagoniste
È poi stata la volta dell’Osservatorio Catene di Alessandra Frontini di IQVIA, che ha ritratto l’articolato panorama delle catene in Europa: oggi, in un universo di 160.000 farmacie al dettaglio, le catene di proprietà rappresentano il 9%, percentuale che sale a 18 se consideriamo i soli Paesi in cui le catene sono consentite.
Alle catene era dedicata anche la prima sessione dei “talk”, i dibattiti di approfondimento, dal titolo: “A tu per tu: catene e network, a che punto siamo con la brand awareness”. Paolo Bertozzi di TradeLab ha introdotto il dibattito, parlando di valore del brand e consapevolezza delle insegne da parte dei consumatori: circa il 20% conosce almeno un’insegna di catane di farmacie, ma più della metà non saprebbe dire se la propria farmacia di fiducia fa parte di una catena. Di quello che, quindi, si può ancora fare per migliorare la awareness delle insegne si è dibattuto prima con Vincenzo Masci (Phoenix Pharma Italia/Benu) e Maria Antonietta Iacovaccio (Cef) e a seguire con Cristina Pizzon (Medi-Market) e Mattia Negrini (Parafarmacia Conad). Una breve pausa ed è stata la volta di Alberto Oteri (Ippocrates Holding), Pasquale De Felice (Pharma Green Holding) e Alessandro Bruschi (Farmà Plus).
L’analisi del dato al servizio della farmacia
Un’approfondita analisi dei dati e una loro corretta lettura sono fattori sempre più determinante per il successo di qualsiasi business, farmacia inclusa. Su questo tema si sono focalizzati i successivi due interventi. Il primo è stato quello di Giorgio Cenciarelli, Ceo di Pharma Data Factory , dal titolo “Generico e farmaco otc: quali sono e come variano i fattori che determinano le quote di mercato”. Attraverso l’analisi dei dati di sell-out con un coverage capillare e la frammentazione in geocluster (aree molto ridotte e mirate) è oggi possibile capire a fondo quali dinamiche influenzano le performance di un prodotto e intervenire anticipando flessioni delle vendite o, al contrario, rotture di stock.
Di dati per ottimizzare la gestione dell’assortimento in farmacia ha parlato Elena Folpini, New Line, che ha delineato un quadro sempre più complesso del sistema, tra evoluzione organizzativa e dinamiche anticicliche spesso imprevedibili, come in questo 2024, che sta obbligando l’industria a ripensare alle proprie strategie di interazione con i diversi attori della filiera.
Torna, poi, protagonista l’Intelligenza Artificiale: Dario Rosati, CGM ha illustrato “Come il gestionale e l’AI supporteranno l’ottimizzazione delle scorte in farmacia”. Un titolo al futuro, ma dati che guardano al presente e alle percentuali di miglioramento a doppia cifra già garantite dall’AI in termini di efficienza e servizio.
Verso il nuovo sistema di tracciatura dei farmaci
Benjamin Rohrer, responsabile relazioni pubbliche dell’Abda, l’associazione tedesca dei farmacisti, ha riportato anche a Scanner Orizzonti, dopo l’intervista rilasciata a “Farma Mese” sullo stesso tema, l’esperienza tedesca sul nuovo sistema europeo di tracciatura dei farmaci basato su Datamatrix. In collegamento video, Rohrer ha raccontato difficoltà e soluzioni trovate durante il passaggio al sistema che in Germania è in funzione dal 2019.
Per un confronto con il nostro Paese e le scadenze che lo aspettano per l’appuntamento con il nuovo sistema di tracciatura, è tornato sul palco Dario Rosati, evidenziando le differenze con la situazione tedesca e sottolineando i rischi della deadline del 9 febbraio: partire senza avere il giusto tempo per testare i nuovi sistemi, infrastrutture non configurate o pronte e perdite in termini di operatività in caso di malfunzionamenti.
In-store marketing, nuove frontiere in farmacia
Anche Paolo Bertozzi è tornato sul palco per parlare, questa volta, di “In store marketing nell’era dei servizi in farmacia: è ora di aggiornare strumenti e contenuti”. La farmacia del futuro sarà sempre più integrata nel sistema di offerta di salute e l’attività di in-store marketing diventerà sempre più importante, ha spiegato, per poter sostenere gli investimenti in innovazione, per dare distintività all’insegna e per accompagnare il passaggio generazionale sia dei consumatori, sia dei farmacisti.
È stata poi la volta di Andrea Zorzan di Jakala, che con un intervento dal titolo “Le soluzioni di Geo-Intelligence a supporto delle iniziative di in-store marketing” è tornato sul tema dei geo cluster e della geolocation intelligence, uno strumento capace di customizzare al massimo l’offerta promozionale sulla base del tipo di cliente, per area geografica e fascia oraria. Uno strumento strategico, quindi, che crea vantaggio per le aziende farmaceutiche e i distributori del farmaco, incrementando la qualità del servizio in farmacia e di conseguenza la soddisfazione del cliente.
Nel cuore della filiera: la distribuzione intermedia
La sessione pomeridiana dei “talk” è stata dedicata alla distribuzione intermedia. A introdurre il tema, Claudia Rocco di IQVIA, che ha illustrato quali saranno i cambiamenti che caratterizzeranno l’ecosistema della distribuzione nei prossimi anni: sostenibilità economica, adeguamenti normativi (Datamatrix) e la gestione delle carenze. Al dibattito hanno partecipato Mirko De Falco (Farvima), con Ettore Morra (So.Farma.Morra), e Alessandro Orano (Skills for Health) con Martina Cozzoni dell’Università Cattolica di Roma. A chiudere, Mauro Giombini (Vim) con, in collegamento, Marco Mariani (Farmacentro). La distribuzione intermedia -è emerso dai dibattiti- è e resta il cuore pulsante della filiera distributiva, ma potrà avere un ruolo sempre più di primo piano se saprà cavalcare questa delicata fase di transizione soprattutto facendo network e mettendo sempre al centro la farmacia.
Marca privata, un’opportunità distintiva
Altro tema strategico, toccato da due differenti interventi, è stato quello della marca privata. Ne ha dapprima parlato Erika Mallarini di Channel Retail Lab, con un excursus sulla storia della private label (che nasce negli anni Cinquanta come marca garantita da coperativa) e la trasformazione del suo ruolo e del suo percepito: è ormai qualcosa che va ben oltre il concetto di “primo prezzo” e per la farmacia può persino diventare motivo di distinzione in termini di qualità più elevata. La conferma arriva anche dalla testimonianza di Susanna Priori, di Istituto Ganassini. Nel suo intervento “La linea personalizzata per il farmacista indipendente. Un’occasione per fidelizzare ma anche un’opportunità per rafforzare il ruolo di dispensatori di salute e costruire il proprio brand” ha raccontato del progetto che vede l’azienda italiana proporre ai farmacisti una linea di private label di circa 160 referenze tra integratori, cosmetici e dermocosmetici.
L’E-commerce in farmacia, chi compra e da dove
Con la giornata che volgeva al termine, si è tornati a parlare di acquisti online. Quando si parla di e-commerce si pensa a un sito web, ma ci si chiede da dove acquista il cliente? Andrea Longo (Industry), nel suo intervento “Mobile commerce: su app, social e navigazione in store, nel pharma c’è ancora da lavorare” ha spiegato che 80 consumatori su 100 usano lo smartphone anche per fare acquisti. Per questo lo store online della farmacia deve essere ottimizzato per un uso da mobile e app, pena la perdita del cliente. Ma non solo, si acquista sempre più tramite assistenti vocali e questo apre le porte a modifiche nelle tradizionali logiche di ottimizzazione Seo. Infine, un riferimento a uno degli appuntamenti più attesi da chi acquista online: Fabrizio Pavone di QBerg ha analizzato “Il Black Friday nelle promo del pharma tra volantini e campagne web”, comparando offerte online e su volantino ed evidenziando che le offerte online restano complessivamente più ampie e assortite di quelle da volantino instore e contano su una maggiore agilità e velocità.
Approfondimenti, interviste e video dell’evento saranno presto disponibili su Pharmacyscanner.it.