La spesa per l’acquisto di farmaci da parte degli italiani è tornata a crescere dopo la pandemia, in un contesto di progressiva normalizzazione della situazione epidemiologica del Paese. Nel periodo del Covid-19, infatti, la spesa per farmaci si era ridotta sull’anno precedente di circa mezzo milione di euro in valori, pari al -3,4%, e di circa 80 milioni di confezioni in quantità, pari al -4,6%.
Passata la fase pandemica, però, le richieste di farmaci distribuiti dalle farmacie e da altri punti vendita (parafarmacie e Corner della Gdo) sono cresciute, rivelando in particolare una ripresa sostenuta soprattutto da parte dei farmaci da banco. Ce lo conferma Assosalute con il suo “Numeri ed indici dell’automedicazione”, riprendendo i valori delle stime delle edizioni degli anni 2020, 2021, 2022 e 2023.
Dai quasi 16 miliardi di euro dell’anno della crisi si è passati ai 17,5 miliardi del 2023, con un incremento a valore del 10%, dovuto da una parte all’aumento delle confezioni e dall’altra all’incremento dei prezzi.
Stessi incrementi si registrano anche in termini di confezioni: da un miliardo e 700 milioni di pezzi venduti nel 2020 si è così passati a 1 miliardo e 774 milioni, con un aumento di 74 milioni di unità (+4,8%). Il prezzo medio al pubblico per confezione è invece salito dai 9,4 euro ai 9,9 euro, con un incremento di 0,5 centesimi, pari al +4,9%.
Nei quattro anni due settori RX e Sop hanno avuto delle evoluzioni differenti: sensibile crescita dei fatturati dei farmaci da banco a fronte di un leggero sviluppo dei farmaci con ricetta.
Il compartimento dei farmaci di prescrizione, che nel 2020 aveva realizzato 13,6 miliardi di euro, nel 2023 vale 14,5 miliardi di euro, poco meno di un miliardo in più dovuto in parte a una maggior richiesta di confezioni (circa 50 milioni, in termini percentuali +3,0%) e a un leggero aumento dei prezzi (+3,3) passando da 9,4 euro per confezione a 9,7 euro, decisamente più contenuto della crescita del paniere dei beni di largo consumo.
Il fatturato dei farmaci senza obbligo di prescrizione, che nel 2020 era di 2,3 miliardi di euro, nel 2022 ha registrato una crescita importante, raggiungendo i 2,9 miliardi, consolidando nel 2023 con 3 miliardi di euro il valore raggiunto nell’anno precedente. Il successo è dovuto a una maggior quantità di pezzi venduti +15,3% (da 245 milioni del 2020 a 282 milioni nel 2023) e dall’aumento dei prezzi del 13,9% (dai 9,4 ai 10,7 euro per confezione).
(di Barnaba Grigis, Farma Mese n.1/2-2025 ©riproduzione riservata)