Oltre la metà degli italiani soffre di disturbi intestinali almeno una volta al mese, con percentuali più elevate tra le donne e i giovani, secondo quanto emerge dai risultati della recente survey di Opinium per Activia, condotta su un campione di 2.000 italiani adulti. Tra i principali disturbi correlati ad una cattiva salute intestinale, il gonfiore addominale è di gran lunga il più frequente (41%), seguito da stitichezza (28%) e stress (27%).
A determinare i disturbi intestinali contribuiscono le cattive abitudini alimentari e lo stile di vita, ma è stata rilevata anche una generale mancanza di conoscenza sul tema: dall’indagine, infatti, emerge che meno della metà degli italiani (44%) sa cosa sia il microbiota intestinale e circa il 40% non sa come prendersene cura.
Due italiani su cinque (45%) desiderano avere un intestino in salute, ma non sanno come fare; percentuale che sale tra le persone di età compresa tra i 18 e i 34 anni (54%). Ancora, più di un quinto (22%) ritiene di avere appreso informazioni su questo argomento che si sono poi rivelate false.
Andando nel dettaglio delle percentuali, più della metà degli italiani (52%), soprattutto le donne (57%) e i giovani di età compresa tra i 18 e i 34 anni (60%), soffre di disturbi intestinali almeno una volta al mese; il 24% ne soffre almeno settimanalmente e il 5% ne soffre ogni giorno. Tuttavia, a confronto con il benessere fisico (63%) e mentale (61%), quello dell’intestino non è sempre percepito come prioritario e si è spinti a curarlo maggiormente in presenza di disturbi (46%), quando si ha la sensazione di malessere generale (39%) e nel caso in cui si è stressati (21%).
Tra i sintomi a carico dell’intestino, il gonfiore addominale è il più frequente (41%), seguito da stitichezza (28%) e stress (27%). Significativa l’incidenza del gonfiore addominale anche sulle fasce più giovani (38%), sebbene si posizioni secondo dietro al fattore stress (42%).
Alimentazione, attività fisica, stress e sonno
Due italiani su cinque (45%), soprattutto tra coloro che hanno un’età compresa tra i 18 e i 34 anni (54%), vorrebbero avere un intestino sano, ma non sanno come migliorarne lo stato di salute; anche se la maggioranza degli italiani conosce i principali fattori chiave che influiscono sul benessere intestinale -come mangiare troppo tardi (84%), dormire in modo irregolare (83%) o, al contrario, avere hobby che riducono lo stress (79%).
Più di un quinto degli italiani (22%), in testa i giovani, ritiene infine di avere appreso informazioni sul benessere dell’intestino che poi si sono rivelate false. Ma quali sono le le fonti di informazione? I professionisti sanitari (45%) guidano la classifica delle principali fonti da cui ottenere informazioni puntuali sul benessere intestinale; seguono i siti web sulla salute (32%) e ricerche accademiche (17%). Basse le percentuali relative a blog (5%) e influencer (2%).
Parlando di alimentazione, più di nove connazionali su dieci (96%) tengono conto del proprio benessere intestinale quando scelgono cosa mangiare: yogurt e latti fermentati con probiotici/fermenti lattici (72%) rappresentano il secondo alimento, dopo frutta e verdura (83%), che gli italiani sceglierebbero per migliorare la salute del proprio intestino. Guardando alla dieta a colori (un regime alimentare che prevede il consumo quotidiano dei 5 colori di frutta e verdura), il 38% dichiara di seguirla qualche volta, con solo il12%che segue una cromodieta per la maggior parte del tempo, contro il 21%che invece afferma di non farla, ma di essere propenso a provare.
Per quanto riguarda l’attività fisica, la maggioranza dei connazionali svolge attività fisica settimanalmente, sia in luoghi chiusi (53%) che all’aperto (61%). Tuttavia, il 67% degli sportivi non pratica discipline particolarmente adatte a migliorare il benessere intestinale come yoga e pilates.
A livello di qualità del sonno, il 29% da un giudizio negativo, mentre il 41% lo descrive di livello medio. In compenso, il 30% dei connazionali lo giudica buono nell’ultimo mese, un numero più alto (33%) tra coloro che hanno un’età compresa tra i 18 e i 34 anni.
Lo stress è un problema quotidiano per circa un italiano su dieci e colpisce più il genere femminile (17%) che quello maschile (7%). Le donne sono più propense a dichiarare di aver sperimentato uno stress prolungato che ha disturbato la loro vita quotidiana nell’ultimo mese (47%) rispetto agli uomini (33%).