Pregliasco: influenza e Covid, doppia vaccinazione per i fragili

Abbiamo incontrato Fabrizio Pregliasco, direttore Scuola di Specializzazione in Igiene e Medicina Preventiva – Università degli Studi di Milano, direttore sanitario d’Azienda – I.R.C.C.S, Ospedale Galeazzi Sant’Ambrogio di Milano, nel corso della presentazione della survey di Assosalute: “Tra vecchie e nuove ‘influenze’: come il Covid-19 influenzerà ancora la diffusione e la gestione dei virus stagionali” .

Professor Pregliasco, quali sono le raccomandazioni con l’arrivo del freddo e l’inizio della stagione influenzale?

“L’influenza e le infezioni respiratorie sono come le tasse: un appuntamento annuale che non si può eludere. La stagione influenzale australiana, che volge al termine e che anticipa quanto succederà da noi, è stata piuttosto intensa, simile a quella del 2022 e più vivace rispetto a quella dello scorso anno. Tra i principali virus in circolazione, avremo l’A/H1N1 e l’A/H3N2, che ha un’elevata capacità diffusiva. E poi possiamo prevedere un probabile rialzo, con andamento a onde come un sasso di uno stagno, del Covid, che purtroppo non ha una stagionalità come gli altri virus, ma, ogni 4, 6 mesi, fa emergere nuove varianti immunoevasive. Quella attuale è la Xec, che è sempre della famiglia omicron, quindi più “benevola”, ma comunque un rischio per i soggetti fragili. Questa variante si mescolerà nel grande calderone delle infezioni respiratorie, dove avremo anche un coprotagonista nascosto, il virus respiratorio sinciziale, che si è rivelato una parte importante soprattutto dei casi gravi. Lo si sapeva già per i bimbi, per la bronchiolite, ma anche per gli anziani come forma influenzale. Quindi, ricapitolando, le raccomandazioni sono: vaccinazione antinfluenzale e Covid per i soggetti più fragili e consiglierei, in un secondo appuntamento, pneumococco ed herpes zoster. E non dimentichiamo l’importanza del tampone, soprattutto per proteggere i più fragili”.

Quanto è importante il ruolo dei farmacisti in una corretta gestione delle malattie influenzali e del Covid?

“Il ruolo dei farmacisti è estremamente importante, perché sono in grado di consigliare il  più adatto tra i numerosi farmaci disponibili, poiché ci sono diverse opzioni con principi attivi distinti o combinazioni di principi attivi. Per esempio, il paracetamolo è particolarmente efficace per abbassare la febbre, mentre vari tipi di antinfiammatori offrono un’azione più ampia rispetto al paracetamolo, che è specificamente antifebbrile. È cruciale che i farmacisti valutino le esigenze specifiche del paziente, considerando l’ampio spettro di patologie. Inoltre, i farmacisti offrono raccomandazioni particolarmente importanti per le persone fragili, tenendo conto dei farmaci che queste persone stanno già assumendo e degli eventuali rischi associati.

Cosa abbiamo imparato e cosa invece non abbiamo imparato dalla pandemia?

“Oggi c’è una forma direi quasi di negazionismo di quello che è successo e per qualcuno il Covid forse non c’è neanche mai stato davvero. Per certi versi è ragionevole, perché tutti in qualche modo rimuoviamo quelle esperienze di sofferenza economica, psicologica, di salute che tutti noi abbiamo avuto per il Covid. E non è facile oggi parlare di prevenzione in un equilibrio che non sia allarmismo, perché c’è una condizione di divisività, di conflittualità da parte di una minoranza di persone, che vuoi per motivi ideologici o per complottismo, trascina anche gli esitanti, per esempio nei riguardi della vaccinazione. Una minoranza, certo, ma rumorosa, oltre a una quota -comprensibile- di esitanti, che sentono dalla parrucchiera, dal barbiere, dall’amico, continuamente minimizzare un problema con cui invece dovremmo convivere, non negare. Questo atteggiamento preoccupa soprattutto rispetto a possibili pandemie del futuro”.

Influenza e Covid: 5 consigli per affrontare la stagione

Durante la presentazione della survey di Assosalute, realizzata da Human Highway, Pregliasco ha fornito alcuni consigli per affrontare al meglio l’arrivo del freddo e dei primi virus, che qui di seguito riportiamo.

1) Automedicazione responsabile

È fondamentale che i cittadini comprendano l’importanza di una automedicazione responsabile. Il ricorso ai farmaci di automedicazione non deve mirare a eliminare completamente i sintomi per poter continuare a svolgere le proprie attività come se nulla fosse. Piuttosto, dovrebbe servire ad attenuare i sintomi in modo che si possa monitorare l’andamento della malattia e consultare un medico se necessario. L’uso di farmaci da banco deve essere mirato e non deve compromettere la capacità di rilevare segni clinici importanti.

2) Abitudini di prevenzione

Le buone abitudini igieniche, come il frequente lavaggio delle mani e la ventilazione degli ambienti, sono essenziali per prevenire le infezioni respiratorie. Queste pratiche sono fondamentali per ridurre il rischio di contagio e contribuire alla salute pubblica. La consapevolezza e l’adozione di tali abitudini aiutano a limitare la diffusione dei virus.

3) Comportamento responsabile durante l’infezione

È importante evitare di mettersi in situazioni di rischio e di contagiare gli altri quando si è malati. Il concetto di “non fare gli eroi” implica non esporre le persone vulnerabili a rischi aggiuntivi e non minimizzare la propria condizione per continuare a interagire socialmente. La responsabilità è fondamentale per proteggere le persone fragili, come gli anziani, da infezioni.

4) Uso degli antibiotici

Gli antibiotici non sono efficaci contro le infezioni virali e il loro uso eccessivo o sbagliato può portare a resistenza agli antibiotici. È essenziale che i pazienti (e i medici) siano consapevoli che gli antibiotici devono essere prescritti solo quando strettamente necessario, ad esempio in caso di complicazioni batteriche. L’uso indiscriminato di antibiotici può aggravare la problematica della resistenza e non contribuisce al trattamento delle infezioni virali.

5) Approccio positivo alla vaccinazione

La vaccinazione rimane una misura chiave per prevenire malattie respiratorie e ridurre il rischio di complicanze, inclusi i casi di “Long Covid” dove in anche in questo caso i vaccini possono aiutare a mitigare i sintomi. È fondamentale adottare un approccio positivo verso le vaccinazioni, che rappresentano una strategia efficace per proteggersi dalle infezioni e mitigare la severità delle malattie. I vaccini possono aiutare a ridurre la probabilità di sviluppare forme gravi di malattie respiratorie e limitare gli effetti a lungo termine.

 

 

 

 

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