L’Osservatorio Ossif consente di effettuare un monitoraggio dettagliato sui fenomeni criminali attuati nei confronti delle attività strategiche dell’economia nazionale. Analizziamo qui l’incidenza di rapine e furti alle farmacie, evidenziando i dati relativi alle singole regioni e province. Si ri esce così a dare una dimensione reale al fenomeno della criminalità predatoria
La doppia faccia della medaglia: da una parte diminuiscono le rapine, dall’altra aumentano i furti in farmacia. È quanto emerge dal “Rapporto intersettoriale sulla criminalità predatoria 2023”, frutto della collaborazione tra il Dipartimento della Pubblica sicurezza e l’Associazione bancaria italiana (Abi), che consente di monitorare le minacce criminali nei diversi settori economici e di proporre eventuali strategie di prevenzione. Risulta così che, se in Italia in generale sono aumentate nel 2022 sia le rapine (25.642 +16,1%), sia i furti (963.032 +18,7%), in farmacia si è registrato almeno una riduzione nel numero delle rapine, a fronte però di una maggior recrudescenza dei furti. Ma analizziamo questi dati, assai nefasti per i farmacisti, più nel dettaglio.
Le rapine in farmacia
Assai positivo il dato registrato nel 2022: le rapine alle croci verdi sono passate, rispetto all’anno precedente, da 435 a 342, con un calo del -21,4%. È il dato più basso degli ultimi dieci anni (-72%), particolarmente significativo se raffrontato con quello del 2013, quando le farmacie avevano subito ben 1.256 rapine. Si è così passati da un indice di rischio pari a 7 rapine ogni 100 farmacie nel 2013 all’attuale valore di 1,7 rapine sempre ogni 100 farmacie, con un decremento assai significativo. Non va però sottaciuto che le farmacie sono l’attività con il maggior indice di rischio, più degli uffici postali (1 rapina ogni 100 punti operativi), degli esercizi commerciali (0,8) delle banche (0,6) e delle tabaccherie (0,3).
Questi eventi criminali si sono manifestati soprattutto in Lombardia, dove nel 2022 sono state perpetrate 99 rapine, peraltro in calo del -10% rispetto ai 110 casi del 2021. Nella classifica delle regioni più colpite segue il Lazio (38 rapine, ma nel 2021 erano state 79), la Sicilia (35) e il Piemonte (35, ma nel 2021 erano state 26) e, in quarta posizione, la Campania (34, ma nel 2021 erano state 67). Sono le stesse regioni dove, inoltre, più alto risulta anche il “livello di rischio”: prima sempre la Lombardia, con un indice di 3,1 rapine ogni 100 farmacie, seguita da Sicilia e Lazio (2,2 rapine ogni 100 farmacie) Piemonte (2,1), Campania ed Emilia Romagna (2) e Puglia (1,9). Tutte zone dove il livello di rischio risulta superiore rispetto alla media nazionale (1,7 rapine ogni 100 farmacie).
Interessante anche conosce quali siano le province dove maggiormente agiscono i rapinatori di farmacie. Sempre in prima posizione è Milano con 68 rapine (seppur in calo del 24%), seguita dalla provincia di Torino (34 casi, + 79% rispetto al 2021), Roma (33), Napoli (26), Palermo (17) e Catania e provincia (16). Vanno segnalati positivi decrementi nella provincia di Roma, dove le rapine sono più che dimezzate (-58%), mentre oltre a Torino, in altre 22 province sono aumentate, soprattutto a Barletta-Andria- Trani dove sono passate da 2 a 11. In questa provincia si è anche registrato il più alto livello di rischio, pari a 9,2 rapine ogni 100 farmacie (da 1,7 nel 2021), seguita dalle province di Milano (7,7), Reggio Emilia (7,3) Monza e Brianza (6,3) e dalla provibncia di Rimini (6,1 rapine ogni 100 farmacie).
I furti in farmacia
Ben diversa, purtroppo, è la situazione sul versante dei furti, che durante il 2022 hanno registrato in farmacia un forte incremento: rispetto ai 974 casi del 2021, infatti, siamo arrivati ai 1.363 furti, pari nel 2022 a un +39,9%. Si è così raggiunto il tetto più alto di questi ultimi anni, superando gli stessi picchi del 2014 (1.139 furti) e del 2018 (1.200), rappresentando ora, rispetto alle rapine, l’80% del totale dei reati subiti dalle farmacie. Di conseguenza è aumentato anche l’indice di rischio, ora arrivato ai 6,8 furti ogni 8 farmacie, cioè il valore più alto registrato negli ultimi dieci anni (nel 2021 eravamo a 5 furti ogni 100 farmacie).
La Lombardia sale anche qui nel gradino più alto, con 387 episodi delittuosi, più che raddoppiati rispetto al 2021, seguita da Lazio (198) e Piemonte (120). In totale sono 11 le regioni che hanno visto aumentare l’incidenza dei furti, mentre un loro decremento si è verificato soltanto in 8 regioni, tra cui la Campania (-5%). Rispetto, invece, al livello di rischio esso risulta assai elevato in Lombardia (12 furti ogni 100 farmacie, quasi raddoppiato rispetto ai 6,3 del 2021) seguito dal Lazio (11,5), dall’Emilia-Romagna (7,8) e dal Piemonte (7,2).
Se poi scendiamo dalle regioni a livello provinciale, allora Roma e Milano risultano le più colpite, con rispettivamente 166 e 135 episodi delittuosi, particolarmente poi cresciuti a Roma e provincia (+51%). A seguire troviamo le province di Napoli (76 furti), Torino (68) e Varese (47). Per quanto, invece, riguarda il livello di rischio, quello più registrato (17,7 furti per 100 farmacie) si è verificato in provincia di Monza e Brianza (era soltanto 6 nel 2021), seguito da Varese (17,3) e Milano (15,2), rispetto a una media nazionale di 6,8 furti per 100 farmacie. Pesanti risultano anche gli episodi registrati a Roma (13,8), Torino (9,4), Napoli (9) e Bologna (8,1).
L’andamento a metà 2023
L’Osservatorio Ossif ha offerto anche alcuni dati relativi al primo semestre 2023, utili per capire l’andamento della criminalità predatoria, sebbene ancora non consolidati e non riferiti alle diverse tipologie commerciali. In generale, risultano essere state in tutt’Italia 13.723 le rapine e 483.211 i furti perpetrati nei vari esercizi, con un incremento rispettivamente del +7,6% e del +6,7% rispetto allo stesso periodo del 2022. La media nazionale si attesta così su 23 rapine ogni 100.000 abitanti e 797 furti sempre ogni 100.000 abitanti.
In particolare, il numero più elevato di rapine è stato rilevato a maggio (2.471), mentre i furti sono avvenuti -sempre in generale e nel primo semestre 2023- soprattutto a giugno (86.234). E per quanto poi riguarda gli orari, nelle ore serali avviene il maggior numero di rapine, mentre i furti si registrano soprattutto nelle ore centrali della giornata. Infine, la zona in cui si è registrata la maggior concentrazione di furti e rapine, nei primi sei mesi del 2023, risulta essere stata la provincia di Roma.
Le attività di prevenzione e contrasto
Le forze dell’ordine sono impegnate a contrastare gli episodi delittuosi che si verificano purtroppo numerosi contro molte attività economiche. Ecco che cosa viene fatto a protezione delle farmacie.
- Nel 2010 Federfarma ha siglato un Protocollo d’ intesa con il ministero dell’Interno (rinnovato poi ogni tre anni), per promuovere l’adozione di sistemi di video allarme antirapina all’interno delle farmacie, collegati in tempo reale con la polizia e i carabinieri. Sono previste anche attività di informazione e formazione, monitoraggio dei furti e rapine e forme di collaborazione con le Prefetture.
- La legge 14 agosto 2020 n. 113 reca disposizioni in materia di sicurezza per gli esercenti le professioni sanitarie e sociosanitarie e prevede l’inasprimento delle pene per reati con violenza e minaccia, oltre al nuovo reato di percosse e lesioni ai sanitari, perseguibile d’ufficio. È stata inoltre prevista l’istituzione di un Osservatorio sulla sicurezza, con compiti di monitoraggio e promozione d’iniziative, cui possono partecipare anche le organizzazioni di categoria (per le farmacie partecipa Federfarma).