Diabete, è tempo di sfatare i falsi miti

In occasione della Giornata Mondiale del Diabete, il 14 novembre, torna con la campagna #DiabeteFalsiMiti  pensata per contrastare i pregiudizi e fare luce sui falsi luoghi comuni e stereotipi che condizionano la vita delle persone con diabete.

Si sente spesso dire che chi ha il diabete non possa fare tante cose: mangiare dolci, fare sport… insomma, condurre una vita come gli altri. Un recente studio  conferma quanto questo stigma possa incidere su diversi aspetti, anche e soprattutto a livello di salute.
“Oggi il problema non è solo la malattia, ma i pregiudizi che la circondano e credere che chi ha il diabete debba limitarsi e condurre una vita diversa rispetto agli altri è un errore dannoso. Le ricerche ci mostrano chiaramente che lo stigma può portare a un controllo non adeguato dei livelli di glicemia, a disordini alimentari e a un peggioramento della qualità della vita. Sono conseguenze – spiega Riccardo Candido, presidente dell’Associazione Medici Diabetologi (AMD) – che possiamo e dobbiamo prevenire, diffondendo una corretta informazione. La tecnologia oggi ci offre strumenti avanzati per monitorare e gestire il diabete in modo discreto ed efficace, permettendo alle persone di vivere senza compromessi. Iniziative come questa sono fondamentali per superare i pregiudizi e a promuovere una visione del diabete libera da stigma, valorizzando le soluzioni che migliorano davvero la qualità di vita nella quotidianità.”.

PREGIUDIUZI E DANNI DA PREGIUDIZI

 

Lo studio pubblicato su Diabetes Care ha esaminato l’impatto dello stigma associato al diabete dimostrando che le persone con diabete, soprattutto di tipo 1, sperimentano frequentemente lo stigma sociale, il quale influisce negativamente sul benessere psicologico e comportamentale. Questi pregiudizi possono portare a un aumento dei livelli di emoglobina glicata (HbA1c), disordini alimentari e ridotta qualità di vita, incrementando episodi di ipoglicemia e complicazioni croniche nel medio-lungo periodo, con impatti anche sull’autogestione della condizione.
“La mia personale esperienza mi ha insegnato che quando si parla di diabete, è fondamentale informarsi correttamente per supportare chi vive con questa condizione. Oggi, è facile imbattersi in informazioni errate che possono confondere e spaventare le persone che amiamo o che vivono intorno a noi. È quindi essenziale fare riferimento a fonti affidabili e aggiornate – interviene Massimo Ambrosini, ex centrocampista di serie A e della Nazionale Italiana, oggi opinionista televisivo – in modo da migliorare le condizioni di vita di tutte le persone che convivono con il diabete. Abbiamo una grande responsabilità nei confronti di chi oggi vive con questa patologia: informarci e condividere”.

I 10 PREGIUDIZI PIÙ COMUNI SUL DIABETE E COME SFATARLI

“Ogni giorno incontro persone con diabete che si trovano a fare i conti non solo con la gestione della malattia, ma anche con aspettative e paure infondate. La realtà è che, grazie alle attuali conoscenze e ai progressi nella gestione della malattia, molte di queste credenze non solo sono false, ma rischiano anche di peggiorare il benessere psicologico e la qualità di vita delle persone che convivono con questa condizione. È fondamentale  -conclude Candido- che la popolazione capisca che il diabete non impedisce di condurre una vita piena e sana e di coltivare i propri sogni. Con una dieta equilibrata, il supporto della tecnologia e un’adeguata gestione della terapia, le persone con diabete possono evitare complicanze gravi e godere di una buona qualità di vita. Contrastare i pregiudizi è il primo passo per migliorare la consapevolezza e la comprensione di una condizione che riguarda milioni di persone in tutto il mondo”.

Le spiegazioni dell’esperto Riccardo Candido su alcuni dei pregiudizi più comuni

1.    Chi ha il diabete non può mangiare dolci
Falso: le persone con diabete possono mangiare dolci, gestendo carboidrati e insulina.
2.    Il diabete colpisce solo gli anziani
Falso: il diabete può insorgere a qualsiasi età, inclusi bambini e giovani.
3.    Chi ha il diabete non può fare sport
Falso: l’attività fisica è altamente raccomandata, con una gestione adeguata.
4.    Il diabete è causato solo dallo zucchero
Falso: molti fattori, inclusi genetica e stile di vita, concorrono allo sviluppo del diabete.
5.    Le persone con diabete devono evitare tutti i carboidrati
Falso: i carboidrati complessi sono parte di una dieta equilibrata per chi ha il diabete.
6.    Chi ha il diabete deve seguire una dieta speciale
Falso: una dieta sana ed equilibrata è sufficiente per la gestione del diabete.
7.    Il diabete è solo ereditario
Falso: la genetica è un fattore, ma il diabete può svilupparsi anche senza una storia familiare.
8.    Le persone con diabete devono mangiare solo cibi specifici
Falso: una alimentazione sana è indicata per chiunque, inclusi i pazienti con diabete.
9.    Chi ha il diabete è sempre malato o debole
Falso: con una buona gestione, le persone con diabete conducono una vita attiva e sana.
10.    Il diabete porta inevitabilmente a complicanze gravi
Falso: con un controllo adeguato, molte persone convivono con il diabete senza complicanze.

LA GIORNATA MONDIALE, I NUMERI DEL DIABETE NEL MONDO E IN ITALIA

Dal 1991 la Giornata Mondiale del Diabete si celebra ogni 14 novembre. Quando si parla di diabete si sta parlando di una malattia complessa che racchiude in sé diverse tipologie, tra cui ad esempio il diabete di tipo 1, caratterizzato dall’assenza totale di secrezione insulinica, un tempo noto come diabete giovanile proprio perché compare principalmente nei bambini e giovani. Esiste anche il diabete di tipo 2, determinato da una ridotta sensibilità dell’organismo all’insulina normalmente prodotta da parte dei tessuti bersaglio (fegato, muscolo e tessuto adiposo), e/o da una ridotta secrezione di insulina da parte del pancreas, che compare invece tendenzialmente negli adulti .
Con una prevalenza in continua crescita, il diabete viene identificato dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) quale priorità globale per tutti i sistemi sanitari. Secondo gli ultimi dati dell’ International Diabetes Federation (IDF), nel mondo sono più di mezzo miliardo le persone che convivono con il diabete. In Italia si stima siano quasi 5 milioni, mentre 1 milione non sa di avere il diabete e circa 4 milioni sono ad alto rischio di svilupparlo .
LA CAMPAGNA #DIABETEFALSIMITI

Torna anche quest’anno la campagna Theras coinvolgendo 15 città in tutto il territorio nazionale grazie a un concept interattivo e coinvolgente. Al centro, una landing page dedicata dà voce a chi vive o conosce la realtà del diabete: ciascuno può generare la propria card personalizzata, inserendo un falso mito o una frase ricorrente, e condividerla -se lo desidera- sui propri social. A dare ulteriore potenza all’iniziativa, la collaborazione con creator e influencer, per spezzare i pregiudizi e costruire una conoscenza reale e autentica sul tema.
“Come Theras, desideriamo favorire l’inclusione sociale di chi vive con il diabete e creare così una nuova cultura della cura, che porti con sé una maggiore consapevolezza, per tutti, su questa patologia. E proprio per questo motivo siamo orgogliosi di portare avanti, per il secondo anno consecutivo, questa nostra campagna sui Falsi Miti del Diabete, dove i veri protagonisti sono le persone e il loro coraggio di esporsi e raccontare il proprio vissuto, perché ogni storia merita di essere raccontata. Un impegno e un risultato – precisa Luca Cappellini, Customer Experience Manager di Theras – reso possibile grazie anche alla continua collaborazione con la classe medica, perché è la scienza che deve essere la guida per distinguere ciò che è vero da ciò che è falso”.

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