Cessione dati di dispensazione, l’attività di Federfarma

Le farmacie della Lombardia sono chiamate in questi giorni a collegarsi al Portale farmacie del sindacato per rispondere anche a un questionario sul rilascio delle deleghe per l’invio dei dati di vendita, sia quella obbligatoria sulla dispensazione dei medicinali Ssn (art. 50 del Dl 269/2003) e dei medicinali extra Ssn e dispositivi medici (art. 34 del Dl 73/2021), sia quelle per analisi statistiche e sindacali e, infine per i dati degli integratori. Questi ultimi in ragione delle sempre più frequenti prescrizioni di tali prodotti in sostituzione dei farmaci di automedicazione e dell’interazione con terapie farmacologiche.

Sono elaborazioni che consentono a Federfarma di interagire con i propri referenti istituzionali (ministero della Salute e Aifa, in primis), permettendo così alla Federazione di accrescere il suo peso negoziale, potendo contare su dati di assai rilevante spessore, anche sotto il profilo scientifico e di ricerca.

Ma non solo: grazie alla sottoscrizione di appositi contratti per la cessione dei dati relativi alla dispensazione dei farmaci, Federfarma può riversare alle sue articolazioni territoriali (Unioni regionali e Associazioni provinciali) le risorse economiche occorrenti per il loro efficace perseguimento degli obiettivi politico-sindacali.

È un’attività di apertura del mercato che Federfarma definisce di “perseguimento delle finalità sindacali” che, grazie all’acquisizione delle pertinente deleghe, assicurano alle articolazioni territoriali di Federfarma (cui è riversata la quasi totalità delle somme derivanti dalla sottoscrizione dei contratti di cessione dei dati) introiti costanti e duraturi nel tempo, dando solidità e sicurezza all’intero sistema e scongiurando aumenti di quote sindacali nei confronti delle farmacie associate.

A riprova della bontà dei percorsi intrapresi è sufficiente riferirsi alla tabella visionabile sul sito che testimonia, per tabulas, come siano stati garantiti -all’indomani dell’approvazione del Decreto-legge 73/2021 e all’esito della sottoscrizione dei contratti di cessione dei dati- maggiori introiti alle articolazioni territoriali della Federazione. Come si potrà notare, la Regione Lombardia è quella che ha ricevuto le somme più alte e, a partire dal 2021, in entità sempre crescente: 2021: 306.252 euro; 2022: 307.199; 2023: 383.848; 2024: 416.013. Somme poi ripartite alle diverse Associazioni provinciali, con modalità e quantità che potranno essere mantenute, e magari incrementate, se non verranno meno le adesioni.

Chiarito il quadro di esigenze che ha indotto Federfarma a intraprendere ogni utile iniziativa per scongiurare possibili ridimensionamenti dell’attività politico-sindacale propria delle Unioni regionali e delle Associazioni provinciali, si invitano la farmacie lombarde a votare SI ai tre quesiti proposti, in modo da evitare eventuali minori introiti derivanti dai contratti di cessione dei dati di dispensazione.  

 

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