I farmacisti veronesi si sono dimostrati molto attivi nel proporre iniziative di prevenzione, con un ampio ventaglio di screening e prestazioni, ottenendo consenso e apprezzamento da parte dei cittadini. Facciamo il punto delle varie attività proposte e dei servizi offerti (e in programma) con la presidente di Federfarma Verona, Elena Vecchioni
In Veneto la “Farmacia dei servizi” ha trovato subito un convinto consenso da parte sia delle farmacie, sia della popolazione, e il Decreto 15 della Regione, datato 15 maggio 2024, ha permesso di ampliare il ventaglio delle prestazioni erogate. Così screening e prevenzione, obiettivi primari della progettualità regionale, hanno registrato fin da questa prima fase di sperimentazione numeri di consenso positivi, a dimostrazione dell’apprezzamento da parte dei cittadini.
In questo ambito Verona, con 157 farmacie aderenti su base volontaria alla sperimentazione (su 259), ha eseguito una quota importante di tutte le prestazioni di telecardiologia e screening. Tale attività merita di essere evidenziata. Per saperne di più abbiamo intervistato la presidente di Federfarma Verona, Elena Vecchioni.
Sono numerosi i servizi che le farmacie veronesi stanno offrendo (ipertensione, diabete, Bpco eccetera). Ce li vuole dettagliare?
Nelle farmacie aderenti a Federfarma Verona sono disponibili da giugno 2024 tre servizi di Telemedicina, nello specifico elettrocardiogramma (Ecg), holter cardiaco, holter pressorio, oltre a una serie di servizi di prevenzione come lo “Screening dell’ipertensione non nota”, dello “Screening dell’ipercolesterolemia non nota” e dello “Screening del diabete non noto”. Siamo inoltre impegnati nel monitoraggio sull’aderenza alla terapia dei pazienti affetti da diabete di tipo 2 e Bpco.
Può darci qualche numero, per capire qual è l’accoglienza da parte della cittadinanza?
A oggi (dati al 30 settembre 2024) le farmacie veronesi hanno effettuato 1.265 screening dell’ipertensione e 995 della colesterolemia, 805 elettocardiogrammi, 781 holter cardiaci e 376 holter pressori. Dall’affluenza dei pazienti alle farmacie territoriali ricaviamo l’alto livello di fiducia che il cittadino ripone nella farmacia e nel farmacista, che è diventato e sarà sempre di più nel futuro un operatore sanitario a tutto tondo. Si tratta di un grande lavoro di squadra che comprende l’operato dei medici refertatori con i quali ci rapportiamo direttamente, nonché dei medici di medicina generale e degli specialisti che, nel caso delle prestazioni di telecardiologia, devono redigere la relativa ricetta bianca per consentire l’accesso del paziente al servizio gratuito in farmacia. Grandissimo plauso e un sentito grazie va a tutti i colleghi farmacisti, anche e soprattutto i rurali delle zone a bassa densità abitativa, che hanno saputo cogliere, nonostante i molteplici impegni della Farmacia dei servizi che toccano il culmine proprio nella stagione invernale, quella che è senza dubbio una grande occasione offerta dalla Sanità veneta, consentendo alla cittadinanza di accedere a una imponente sperimentazione che arricchisce il Ssn.
La sperimentazione dei servizi si protrarrà sino a fine 2024. Cosa deve fare burocraticamente l’assistito per ottenerli e a quali costi?
Tutte queste nuove prestazioni della Farmacia dei servizi sono gratuite per i cittadini e rientrano, quindi, nell’ambito del Ssn. Solamente per le prestazioni di telecardiologia è necessaria la ricetta bianca del medico di medicina generale o dello specialista convenzionato. Durante la fase sperimentale il singolo paziente avrà diritto a una prestazione di telecardiologia per tipologia, cioè un Ecg, un holter cardiaco e un holter pressorio. Gli screening, invece, sono liberi e dedicati a tutti i maggiorenni, con l’obiettivo di intercettare il maggior numero di soggetti che ancora non sanno di essere malati. In questi casi il farmacista, dopo avere consegnato al paziente l’esito dello screening, lo invita a contattare il proprio medico di medicina generale. Importante anche individuare quanti, soprattutto a causa di stili di vita scorretti o familiarità, sono “semplicemente” a rischio. In quei casi è cura del farmacista e del medico offrire indicazioni per invertire la rotta e tornare nel solco di una vita salutare. Per quanto poi riguarda i monitoraggi delle terapie, sono i farmacisti stessi a proporre ai soggetti diabetici e affetti da Bpco questo prezioso strumento, al fine di verificare e ottimizzare l’assunzione della terapia prescritta.
È partita anche la campagna vaccinale, che l’anno scorso ha contraddistinto le farmacie veronesi. Come sta andando nel 2024?
La doppia campagna vaccinale antinfluenzale e anti Covid-19 è appena partita nelle farmacie veronesi e, quindi, è ancora presto per poter fare un bilancio. Posso dire che l’affluenza nei primi giorni è molto buona e che i cittadini riconoscono il farmacista vaccinatore come professionista competente, oltreché operatore sanitario di fiducia. Indiscussa per tutti poi l’estrema comodità della vicinanza a casa della farmacia, che risulta indispensabile soprattutto per le persone anziane e fragili. Nello scorso inverno sono state 18.111 le vaccinazioni gratuite contro influenza stagionale e Covid-19 effettuate dalle farmacie veronesi. Nello specifico 10.509 vaccinazioni antinfluenzali sono state eseguite in 103 farmacie veronesi abilitate e operative. A queste prestazioni si devono aggiungere quelle a carico dei cittadini che le hanno scelte in 863 casi. La campagna di prevenzione contro il Covid-19, invece, ha offerto in 66 farmacie della provincia 7.605 vaccinazioni gratuite ai soggetti maggiorenni.
Ci parli un po’ anche delle altre vostre iniziative, per esempio nel campo della raccolta del farmaco?
Da oltre vent’anni collaboriamo con la Fondazione Banco Farmaceutico onlus per quanto riguarda la Giornata di raccolta del farmaco, ma anche nella più recente iniziativa sociosanitaria, utile anche contro lo spreco farmaceutico “Recupero farmaci validi non scaduti,” che invita i cittadini a portare in farmacia i medicinali che, per diverse ragioni, non utilizzano più e che risultano, invece, essere preziose a pazienti che si trovano in stato di necessità. Nelle 24 farmacie veronesi che aderiscono all’iniziativa dal dicembre del 2015 a marzo 2024 sono state salvate e utilizzate 95.000 confezioni, per un valore di 1.636.000 euro. Soltanto negli ultimi 15 mesi (1.1.2023-23.03.24) sono rientrate nel circuito sanitario-assitenziale di Verona e provincia circa 20.000 confezioni, per un valore di 473.000 euro. Non tutte le confezioni sono però adatte a questo tipo di raccolta. Per garantire, infatti, la salute dei pazienti riceventi, la validità residua dei farmaci non deve essere inferiore a 8 mesi, presentare confezioni integre, sia per il confezionamento secondario (esterno) sia primario (interno), riportare il nome commerciale o principio attivo perfettamente identificabili insieme al lotto e alla data di scadenza, oltre al foglietto illustrativo originale. Sono esclusi i medicinali che appartengono alle tabelle delle sostanze stupefacenti e psicotrope, nonché quelli da conservare a temperature controllate (catena del freddo). Sono inoltre esclusi flaconi e tubetti non sigillati. L’Ente assistenziale abbinato alla singola farmacia -Cesaim Centro Salute per immigrati oppure Ummi, Unione medico missionaria italiana- effettuerà nell’arco di pochi giorni e alla presenza del farmacista il ritiro dei medicinali, che verranno poi utilizzati da pazienti in stato di bisogno sanitario. Tutte le procedure vengono tracciate in modo dettagliato grazie a un software gestionale fornito dalla Fondazione Banco Farmaceutico onlus. Il progetto, che vede coinvolta l’Azienda Ulss 9 Scaligera, è patrocinato dall’Ordine dei farmacisti e sostenuto dal Comune di Verona con un contributo economico. Attualmente numerose farmacie si trovano in lista di attesa per poter partecipare attivamente al “Recupero farmaci validi non scaduti”. In una città italiana di circa 270.000 abitanti, come Verona, ogni anno vengono gettate dai cittadini circa 290 tonnellate di farmaci, con una spesa di 435.000 euro per il loro conferimento e distruzione in discarica, trattandosi di rifiuti speciali che richiedono complessi processi di smaltimento.
E che cosa ci dice di “Farmamia Verona”, dei volontari di Protezione civile e della vostra comunicazione molto attiva?
È un’altra iniziativa che si rinnova, e lo ha fatto questa primavera, trasformandosi in webapp, in grado di essere raggiunta attraverso tutti i device e senza la necessità di scaricare alcuna app. Cercare la farmacia aperta più vicina è ora facilissimo, grazie anche al servizio di geolocalizzazione. Stiamo parlando di tutte le farmacie in orario di apertura regolare e in turno di Guardia farmaceutica, attive quindi 24 ore al giorno, ma anche di quelle aperte in deroga. La webapp indica anche la farmacia disponibile in pausa pranzo. Una nota di merito significativa va poi ai nostri farmacisti volontari in Protezione civile, che oltre a essere sempre pronti a partire con l’unità mobile alla volta di ogni tipo di intervento emergenziale, svolgono preziose azioni di routine come il supporto al “Recupero farmaci validi non scaduti”, il volantinaggio nelle piazze in occasione di eventi rivolti alla cittadinanza, o il supporto sanitario a grandi manifestazioni, come nel caso della visita di Papa Francesco a Verona.
E poi ci sono tante iniziative che vedono le nostre farmacie impegnate da lungo tempo, come lo screening del tumore al colon retto in collaborazione con l’Aulss 9 Scaligera, la campagna “Nastro Rosa” per la ricerca sul cancro al seno, che rientra in un ampio protocollo di iniziative dedicate alla prevenzione siglato tra Airc e Federfarma, la raccolta di prodotti baby care “In Farmacia per i Bambini” con la Fondazione Francesca Rava. E ancora “La farmacia amica dell’autismo” con l’Associazione Continuando a crescere Onlus che vede Verona coinvolta in un progetto pilota nazionale. Nelle farmacie che aderiscono volontariamente, riconoscibili dalla specifica vetrofania, sono ben visibili sul banco particolari calendari di veloce consultazione, che consentono una comunicazione diretta tra il farmacista e la persona affetta da autismo sulle più comuni esigenze di salute. Ricordo, inoltre, il costante contatto informativo, ormai ventennale, diretto alla popolazione con il nostro free press “Pillole. La rivista della tua Farmacia”, che comprende la summa delle iniziative di Federfarma Verona, indicazioni utili alla prevenzione, ma anche notizie come quelle sui farmaci equivalenti in veterinaria o allerte come nel caso dell’abuso illegale di Fentanyl, che sta purtroppo prendendo piede anche da noi.
Cosa avete ancora nel carniere?
Tra i progetti di particolare rilievo, quelli dedicati ai malati e alle loro famiglie. Significativo quello denominato “Farmacie punto di farmacovigilanza della persona affetta da disturbo neurocognitivo maggiore”, che ha la finalità di aumentare la sicurezza dell’uso dei farmaci nel trattamento a domicilio dei pazienti con Alzheimer, grazie all’interazione tra farmacisti e familiari. Un progetto complesso, partecipato dalle istituzioni, che ha identificato nel farmacista l’operatore sanitario ideale a svolgere un ruolo di raccordo e sostegno tra il medico e il paziente, ma ancor più con familiari e caregiver. Notevole per la sua valenza sanitaria anche la campagna d’informazione “Non sottovalutare il tuo mal di schiena”, promossa dalla sezione veneta dell’Associazione malati reumatici e da Federfarma Veneto. Parte in via sperimentale proprio in 31 farmacie aderenti a Federfarma Verona la distribuzione di opuscoli e altro materiale informativo rivolto alla popolazione, che molto spesso pratica l’automedicazione abusando di farmaci a danno quindi della propria salute.
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