È un mercato da 223 milioni di euro quello dei farmaci contro l’osteoporosi, un disturbo che colpisce 3,9 milioni di donne e 600mila uomini. Analizziamolo sulla base dei dati forniti da Pharma Data Factory (Pdf).
Con il progressivo aumento dell’età degli italiani, aumenta anche l’incidenza dell’osteoporosi, la “malattia sistemica dell’apparato scheletrico -come la definisce il ministero della Salute- caratterizzata da una bassa densità minerale e dal deterioramento della micro-architettura del tessuto osseo, con conseguente aumento della fragilità ossea”. Sono soprattutto le donne a soffrirne, con aumento del rischio di frattura in particolare di vertebre, femore, omero, ossa dl polso e della caviglia, per traumi anche minimi.
Dalla rilevazione Istat (su ”Stato di salute”) ricaviamo che in Italia soffre di osteoporosi il 7,7% della popolazione, pari a 4,5 milioni di persone, di cui 3,9 milioni donne (pari al 12,9% delle italiane) e 600 mila uomini (pari al 2,2% dell’intera popolazione maschile). In altri termini, circa 9 pazienti su 10 sono donne. Inoltre, la sua incidenza aumenta con l’età: nel 2023, infatti, ben 3 pazienti su 4 avevano una età superiore a 65 anni. Praticamente assente nei giovani fino a 19 anni, i sintomi dell’osteoporosi incominciano a farsi sentire tra i 20 e i 44 anni, e poi, dai 45 in su, è un crescendo in rapporto all’età. A 75 anni e oltre si contano 2 ,2 milioni di persone, circa la metà dei pazienti colpiti dalla patologia, di cui 1,9 milioni di donne e 300 mila uomini.
Negli ultimi cinque anni, però, si registra una buona notizia: i malati di osteoporosi tendono a diminuire. Rispetto ai 4,9 milioni di persone che nel 2019 dichiaravano all’Istat di soffrirne, nel 2023 sono risultati 4,5 milioni, cioè 400 mila in meno (-8,1%), di cui 350mila donne. La diminuzione si nota, in particolare, tra le giovani generazioni e tra le donne di media età, mentre nelle over65 il numero delle pazienti è rimasto abbastanza costante (3.083mila nel 2019, 2.971mila nel 2023).
Classi di età % di donne in meno (2023 vs 2019)
0-44 anni -21,2%
45-64 anni -21,2%
65 ed oltre -3,6%
Totale -8,1%
Anche tra gli uomini si è registrata in questi ultimi cinque anni una riduzione della malattia del 6,7%, con un minor numero di pazienti pari a 44mila unità rispetto al 2019. Prevenzione, corretta informazione, cura e farmaci sono i fattori principali che hanno portato in questi ultimi anni al buon risultato della lotta contro l’osteoporosi.
Mercato osteoporosi: i dati di Pdf
Alla luce di queste evidenze, analizziamo uno degli elementi utilizzati nella lotta contro l’osteoporosi, cioè i farmaci, sulla base dei dati forniti da Pharma Data Factory (Pdf), relativi alle vendite sell-out delle farmacie nell’anno mobile febbraio 2024 – gennaio 2025. I risultati del periodo in termini economici sono positivi:
223 milioni di euro di fatturato, prezzo al pubblico
10 milioni in più dello stesso periodo dell’anno precedente, pari a + 4,7%
9,5 milioni di confezioni distribuite, con un incremento del +0,9 %
Tre classi terapeutiche movimentano gli acquisti, con tassi di sviluppo differenti. I farmaci della classe MO5B – Regolatori del calcio osseo realizzano i tre quarti del fatturato, pari a 170,5 milioni di euro, con un incremento sullo stesso periodo dell’anno precedente dell’1,8%. Le altre due classi hanno tassi di sviluppo molto più marcati: HO4E – Ormoni paratiroidei e analoghi fattura 46 milioni euro, con un incremento del +14,4%, mentre la piccola classe attuale GO3J – Serm (Modulatori selettivi del ricettore degli estrogeni) fattura 6,6 milioni di euro, segnando però un forte sviluppo (+20,6%).
In un segmento di mercato dominato dalle donne, l’85,4% del valore di acquisto dei farmaci non può che essere femminile, e soltanto il 14,6% maschile. Tre quarti della spesa (73,1%) è stata sostenuta attraverso il Sistema sanitario nazionale e l’altro 26,9% dal “privato”. Quest’ultimo poi risulta in decremento nell’ultimo anno, soprattutto tra gli anziani che, quindi, si avvalgono sempre più del Ssn. Solamente tra i cinquantenni c’è un leggero incremento dell’acquisto privato (+2,3%), mentre nei 65-74 anni diminuisce del -3,9% e tra i 75-84 del -5,6%. Questo comporta un aumento della spesa Ssn nel primo caso del +8,3%, e nel secondo del +6,6%.
Abbiamo visto che i grandi consumatori di questi medicinali sono gli anziani, ma i tassi di sviluppo del fatturato più interessanti si registrano proprio tra i più giovani. La maggior parte delle vendite (72%) è stata movimentata dagli over64 anni, tuttavia già a 50-64 anni si registra un quarto del giro d’affari, con incrementi sull’anno precedente dell’8%, mentre nel più piccolo, ma più dinamico gruppo di giovani si è verificato il seguente sviluppo:
Classi di età – variazione del valore (2024 vs 2023)
0-24 anni +17,5%
25-34 anni +9,4%
35-49 anni +7,0%
Farmaci branded o equivalenti?
Interessante è anche analizzare come i farmaci utilizzati contro l’osteoporosi si distinguano tra prodotti di marca e generici. Dei 223 milioni di euro fatturati nell’anno mobile, 187 milioni è stato ottenuto con i farmaci branded e 36 milioni dai generici, i primi con un incremento del +4,9% e i secondi del +3,7%.
Le classi di farmaci Serm (Modulatori selettivi del ricettore degli estrogeni) e degli Ormoni paratiroidei e analoghi sono stati acquistati nella quasi totalità dei casi in confezioni Branded, ottenendo una crescita nel primo caso del 21% e nel secondo del 18%. Gli Unbranded si riscontrano, in particolare, nelle vendite della classe terapeutica Regolatori del calcio osseo (31 milioni di euro), dove l’82% delle vendite è composta dai Branded (+0,9% d’incremento) e il 18 % dagli Unbranded (+6,1% d’incremento).
Le Regioni dove si registra una maggiore richiesta di farmaci per osteoporosi sono la Lombardia, il Lazio, la Sicilia e la Campania, che insieme realizzano quasi la metà del fatturato (46,8%). La Sicilia, in particolare, ha avuto una crescita sull’anno precedente del +10,1%, la Campania del +7,1%, il Lazio del +6,1%. La Lombardia, con il suo +3,8% registra così un incremento leggermente inferiore al risultato del totale mercato italiano dell’osteoporosi in farmacia.
In conclusione, prevenzione, informazione, e cura dell’osteoporosi negli ultimi anni stanno dando risultati positivi, contribuendo alla progressiva riduzione del numero di malati. Forse anche grazie all’aumentata prescrizione dei farmaci registrata nell’anno mobile 2024-2025, la cui crescita in valore è stata sostenuta dall’incremento del prezzo medio delle confezioni (+3,7), dovuto a diversi fattori, non ultimo ai prezzi dei nuovi prodotti. Essendo però una patologia che colpisce l’età avanzata, bisogna considerare il progressivo aumento dell’età media della popolazione e, quindi, non si può abbassare la guardia. Inoltre, l’attuale andamento della patologia suggerisce, di converso, anche una maggior attenzione nei riguardi delle giovani generazioni.
(A cura di Barnaba Grigis, Farma Mese n. 4– 2025 ©riproduzione riservata)