Ginevra Giannantonio: vi parlo del progetto Pharmilia

Consulenze e servizi specializzati nella cura e nella presa in carico di mamme e bambini: community online e punto fisico di riferimento per il territorio. È la farmacia Pharmilia e ne abbiamo parlato con la sua ideatrice, premiata all’ultima edizione di Cosmofarma Exhibition con un importante riconoscimento

 “Per il suo straordinario impegno nel mettere al centro la salute delle donne e dei loro figli, trasformando la farmacia in un punto di riferimento per una vasta gamma di servizi specializzati, è un esempio di innovazione e dedizione alla comunità. Grazie questo progetto di qualità e replicabile, le mamme e i loro bambini hanno accesso a consulenze mirate, servizi personalizzati e un ambiente accogliente che promuove il benessere familiare”. Con questa motivazione Ginevra Giannantonio ha ricevuto a Cosmofarma Exhibition il premio “Giovane Farmacista 2024”, un ambito riconoscimento che testimonia l’importanza della sua esperienza.

Presidente dell’Agifar di Latina, ha realizzato nell’omonima farmacia di cui è co-titolare il progetto “Pharmilia”, che propone consulenze e servizi specializzati nella cura e nella presa in carico di mamme e bambini. Non soltanto, quindi, consigli professionali adeguati, ma anche servizi specifici per la donna in gravidanza, il post parto e la cura e salute dei bimbi, grazie anche all’integrazione nel network con altri professionisti, come pediatri, ostetriche, psicologi e infermieri. Per saperne di più l’abbiamo intervistata.

Allora, come ci si trova a essere “Giovane farmacista dell’anno”? Soddisfatta?

Molto! Pharmilia è un progetto che si inserisce benissimo nella farmacia dei servizi, un concetto che sposo a pieno. Il concetto di farmacia specializzata che offre prestazioni di alta qualità è quello a cui tutti noi farmacisti dovremo tendere. L’idea di poter tornare a portare la salute delle donne in gravidanza, delle neomamme e dei bambini in farmacia era il mio obiettivo fin da quando sono diventata madre io. E non attraverso un’ampia offerta di prodotti, ma tramite l’offerta di servizi, è questo quello su cui in Pharmilia puntiamo. Vedere riconosciuto il mio impegno su un palco prestigioso come quello di Cosmofarma Exhibition e dalle istituzioni della categoria, tra le quali l’Agifar, che frequento assiduamente, mi ha reso davvero molto felice.

Come è nata questa idea di “Pharmilia” e come è riuscita a sviluppare questa community?

Pharmilia nasce dall’ascolto della clientela e anche dalla mia esperienza personale: quando ero in gravidanza e ancora al lavoro, molte clienti erano attratte dal mio “pancione” e preferivano attendere che mi liberassi e rivolgersi a me piuttosto che ad altri colleghi in farmacia. Tra donne in dolce attesa si instaura un legame magico, complice e unico, difficile da spiegare. Mi sono resa conto che cercavano un punto di riferimento con cui aprirsi, al di là dell’offerta di prodotti della farmacia. Ho allora deciso di avviare un percorso che riuscisse a unire al consiglio esperienziale anche quello professionale, così da offrire a questo target, che è poi quello che fa acquisti in farmacia per tutta la famiglia, una risposta qualificata. Mi sono rimessa a studiare, ho contattato ginecologi e pediatri e frequentato corsi specifici, per esempio, sulla consulenza in allattamento al seno e nel post parto in generale. In effetti, se ci pensiamo, manca una figura di riferimento per la donna che ha partorito: prima c’è il ginecologo, poi il pediatra, in mezzo nulla. Ho così deciso di specializzarmi su questa fase particolare della vita di una donna, in cui la farmacia diventa se non l’unico punto di riferimento, sicuramente quello più accessibile e frequentato, per la sua presenza sul territorio e gli orari di ampia apertura.

È piaciuto questo progetto e come è stata accolta nel suo bacino d’utenza un’offerta così specializzata della farmacia?

Dopo aver frequentato tutta una serie di corsi è arrivato il Covid, quindi ho deciso di trasferire queste competenze acquisite sul web, incontrando le mie pazienti/clienti via internet. Siamo partiti con una community territoriale online, portando la farmacia dei servizi nelle case delle persone. La risposta è stata buona, tanto da aprirmi opportunità fuori dal territorio della mia farmacia, anche grazie ai social e, in particolare, a Instagram dove nel tempo si è creata una community molto attiva.

Può indicarci, nello specifico, quali sono le consulenze e i servizi offerti da “Pharmilia”, tali da fare della farmacia un punto specializzato in mamma e bambino?

Innanzitutto non si può improvvisare, ma bisogna approfondire l’argomento. Una volta studiato e dopo essersi relazionati con gli specialisti della maternità e della natalità, si potrà arrivare a proporre con competenza diversi servizi. In Pharmilia offriamo alle donne una consulenza a 360°: aiutiamo le future mamme a preparare la valigia per il parto, le accompagniamo nel rientro a casa, le supportiamo in ogni fase della gravidanza e della nascita con un’integrazione mirata e un’assistenza all’allattamento che ha l’obiettivo di evitare problematiche dolorose e comuni, come le ragadi, per esempio. Sul web gli incontri sono aperti a tutta la community, mentre in farmacia la consulenza è one to one e personalizzata caso per caso.

Ci tengo a specificare, però, che in Pharmilia ci prendiamo cura della donna in dolce attesa e di quella che ha partorito, ma anche di coloro che stanno vivendo il percorso della procreazione medicalmente assistita. Per farlo abbiamo studiato approfonditamente la materia, perché -va detto- ne sapevamo poco: quali farmaci assumono le donne in questo percorso, con quali informazioni dobbiamo accompagnare la dispensazione e la vigilanza sull’aderenza alla terapia in questi casi specifici? Ma anche altri aspetti fondamentali nel dialogo con una donna che sta cercando di diventare madre: come possiamo aggiungere una parte di empatia e accudimento? Come risultare accoglienti ed emotivamente coinvolti e, al contempo, delicati e rispettosi nel dialogo con la persona? Sono aspetti molto importanti ai quali poniamo grande attenzione in Pharmilia, perché l’obiettivo del progetto è mettere la nostra professionalità al servizio della salute altrui.

Sappiamo che ha ottenuto la collaborazione di altri professionisti sanitari legati al problema della gravidanza, nascita e sviluppo del bimbo. Come partecipano al network e con quali risultati?

La collaborazione con altre figure è strategica ed essenziale in ottica di offrire un servizio completo e qualificato. Lavoriamo on line con ostetriche, ginecologi, psicologi, infermieri specializzati, nutrizionisti. In farmacia abbiamo poi realizzato la “stanza Pharmilia” specializzata e accogliente sia per le mamme, sia per i bambini. Qui facciamo elettrocardiogrammi pediatrici e aiutiamo i neogenitori al momento del cambio e nel monitoraggio del peso, offrendo loro un luogo riservato, protetto e confortevole, anche per le donne che vogliano assistenza all’allattamento. Proponiamo anche consulenze mirate durante la settimana, per esempio con l’ostetrica e l’infermiera pediatrica, previo appuntamento. Inoltre organizziamo giornate a tema, coinvolgendo diversi professionisti della natalità. Con altre figure mediche, purtroppo, le collaborazioni in farmacia non sono ancora possibili né previste dalla normativa della farmacia dei servizi.

È un mercato vasto e interessante quello della prima infanzia, che però è in buona parte uscito dalla farmacia (negozi specializzati, parafarmacie, supermercati, ecc.). È questo un modo per recuperarlo?

Che il comparto della prima infanzia sia poco alla volta uscito dalla farmacia è un dato di fatto, e anche noi farmacisti abbiamo la nostra parte di colpa… Personalmente credo che sia un settore da recuperare assolutamente e al quale va ridata dignità, perché ci permette di specializzarci agli occhi della clientela. Certo, bisogna partire non tanto dal prodotto, quanto dal servizio: una volta fidelizzate le mamme con una prestazione di alta qualità, verrà da sé che a questa esperienza si affiancherà anche un acquisto.

Personalmente, poi, credo nei brand di nicchia, che permettono alla farmacia di differenziarsi da quanto offre la concorrenza e danno l’opportunità di trasmettere maggior competenza alla cliente nel momento in cui le spieghiamo, perché crediamo in quel prodotto e non in un altro. Naturalmente bisogna mettere in conto di spendere tempo nel dialogo con la mamma, per motivarle una scelta e accompagnarla nell’acquisto, ma resto convinta che non sia mai tempo perso quello impiegato nell’offrire un servizio alla mia clientela e, di conseguenza, nel fidelizzarla. E il farmacista gode di grande credibilità, per fortuna, e in diversi altri settori, basti pensare alla dermocosmesi… Per questo ho anche deciso di specializzare la nostra offerta estetica, offrendo in cabina trattamenti specifici per la donna in gravidanza, allattamento e per il periodo del post parto e della remise en forme. La cliente sa che da noi troverà un’estetista formata per accudirla in sicurezza e prodotti efficaci, ma assolutamente indicati per queste fasi particolari della sua vita.

Il progetto Pharmilia include, insomma, diversi ambiti della futura e neomamma, dalla nutrizione alla bellezza, dall’integrazione all’accudimento del neonato, con una presa in carico a 360° della donna e del suo bambino e anche con una spiccata vocazione all’educazione della clientela. Perché la prevenzione ci sta molto a cuore e spesso le donne arrivano alla gravidanza del tutto impreparate, piene di dubbi e di vergogna: il farmacista può fare molto per farle sentire accolte, guadagnare la loro fiducia, chiarire i loro dubbi e trasmettere, poi, importanti messaggi di salute per il futuro loro e dei loro figli.

Sulla base della sua esperienza si sente di poter consigliare “Pharmilia” ad altri suoi colleghi? Ed è disposta a aiutarli?

Ho già avuto contatti con colleghi interessati al progetto e già questo inverno ho fatto per loro una prima formazione su come diventare punto di riferimento e hub di servizi per la famiglia sul territorio. Mi piacerebbe molto ampliare la rete dei farmacisti specializzati Pharmilia, ma ci sto ancora lavorando. Ho in programma di avviare altre farmacie Pharmilia a Verona, Trieste, Roma, ma è tutto molto work in progress, anche perché c’è una parte burocratica e legale alla quale va posta grande attenzione. Le farmacie che si dedicano alla famiglia sono già molte, ma manca un brand e un ombrello sotto il quale raccoglierle e sto lavorando a creare una rete. Se qualche collega volesse contattarmi, sarei, quindi, lieta di parlarne insieme.

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